PIU’ LIBERI SE LEGGIAMO DI PIU’ di Daniela d'Isa
Cosa fa vendere un libro? Il 36% lo fanno i social. Certo, il libro cartaceo fortunatamente non è stato sostituito dal digitale, ma se un editore vuole arrivare al pubblico oltre che i canali fisici deve curare molto quelli digitali. GoodinItalywebtv è stata per voi nei cinque convulsi giorni della Fiera della Piccola e Media Editoria (dal 6 al 10 dicembre scorsi), PIU’ LIBRI PIU’ LIBERI, organizzata dall’AIE (Associazione Italiana Editori) e svoltasi a Roma, nella suggestiva NUVOLA di FUKSAS. Un successo, con frotte di bambini col cappellino (speriamo siano futuri lettori, ma tutti compulsavano i loro cellulari senza speranza) e lettori più o meno forti che hanno fatto sfiorare tra stand ed eventi (ben 670) l’obiettivo delle 120.000 presenze, fermandosi a 115.000. Già annunciato l’appuntamento del prossimo anno dalla curatrice CHIARA VALERIO, dal 4 all’8 dicembre 2024, con un tema un po' criptico, “La misura del mondo”. I librai romani, contrariati per le loro vendite prenatalizie dimezzate dalla Fiera, dovranno aspettare il 2025 per un cambio significativo di date di ‘Più libri, più liberi’.
Il tema di quest’anno era Nomi, cose, città, animali. Vi ricordate il gioco di quando eravamo piccoli? In realtà i moltissimi ospiti italiani e internazionali hanno discusso negli oltre 670 appuntamenti (impossibile seguirli tutti!), anche di scienza, giornali, informazione, IA. A quest’ultima sono stati dedicati diversi incontri: rassicuranti se si pensa l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale alla sanità e preoccupanti, sia per chi pensa di poter perdere il lavoro sostituito da una macchina, sia per chi non vuole essere ricostruito nella voce e nel fisico da un “avatar” indesiderato. In ogni caso, anche se non credo che tra vent’anni entreremo nella fase “senziente, in cui la macchina sarà capace di emozioni”, tutti avremo a che fare con la rivoluzione dell’IA.
Tra gli incontri più seguiti quello dedicato ai bambini con PERA TOONS (il fumettista ALESSANDRO PERUGINI), la lectio magistralis di CORRADO AUGIAS, quella di ALESSANDRO BARBERO, lo storico idolo dei millenials (i nati tra il 1980 e il 1996), che ha riconciliato quella generazione con la storia. E ancora l’incontro con la giornalista FRANCESCA MANNOCCHI, quello con MARIA GRAZIA CHIURI, Direttrice Artistica delle collezioni Donna Dior (prima donna a ricoprire questo ruolo dalla fondazione della Maison nel 1946). E poi l’evento in cui PATRIK ZAKI, l’attivista e ricercatore egiziano per cui tutti tenemmo il fiato sospeso, ha presentato il suo libro, Sogni e illusioni di libertà. La mia storia. Divertente l’incontro in cui SERENA DANDINI ha dialogato con il fumettista ZERO CALCARE (sempre assalito dai suoi fans). Nello stand RAI segnaliamo la presentazione di un libro interessante, Nella tana del coniglio, quando la lotta col cibo diventa un’ossessione”, scritto da FRANCESCA FIALDINI, giornalista e conduttrice tra l’altro della trasmissione Fame d’amore, dedicata, come il libro, ai disturbi alimentari come l’anoressia e la bulimia, di cui soffrono in Italia più di tre milioni di persone. Così tante che Fialdini ha auspicato che i disturbi alimentari (la cui cura oggi è tutta a carico delle famiglie) entrino a far parte dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza del Servizio Sanitario Nazionale). Un altro libro che piacerà a chi è della mia generazione è L’Italia dei cantautori (ed.If). SABRINA PIETRANGELI e LUCIANO VALENTINI, nel raccontare le più belle canzoni di Fabrizio De Andrè, Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Francesco Guccini, Luigi Tenco e tanti altri, ripercorrono quasi 40 anni di storia dal 1958 al 1995, dal boom economico alle stragi di stato, dai profondi cambiamenti culturali, politici e sportivi, tutti portati sul palco dai nostri cantautori. Di tutt’altro sapore, ma merita di essere letto, Umanità in bilico (ed.Infinito),il libro di GIUSEPPE DE MOLA che racconta i 25 anni di Medici Senza Frontiere. Paola Saluzzi ne ha parlato con Stefano Di Carlo, il direttore generale di MSF. L’organizzazione medico-umanitaria internazionale indipendente, è stata fondata nel 1971 da medici e giornalisti e fornisce soccorso -dalla parte degli esclusi, come recita il sottotitolo- in più di 70 Paesi a popolazioni minacciate da conflitti armati, violenze, epidemie, disastri naturali. Ogni capitolo una testimonianza diversa, in un luogo diverso, che non lascia indifferenti. L’ultimo volume di cui vi parlo potrei definirlo “il Sesti delle serie TV”, così come nel cinema esiste “il Mereghetti”. Lo ha scritto MARIO SESTI, critico cinematografico e regista, tra gli ideatori e curatori della Festa del Cinema di Roma. Si intitola Le 250 serie tv da non perdere e per chi, come me, è un divoratore di serie, è un manuale imperdibile. La produzione di serie è impressionante: nel 2022 solo in America, sono state 599. Per non perdersi, meglio fidarsi dei consigli dell’autore, come suggerisce Carlo Verdone nella prefazione. Sesti avverte: “Ho tenuto molto alla recitazione e alla scrittura, più che alla storia e anche la serie che ha una valutazione con un solo simbolo, dal momento che è contenuta nel libro, “si fa vedere con piacere”, mentre quella con quattro simboli è “mitica”.
Come cronista, infine, non posso ignorare che intervenuto alla presentazione di un libro, MOGOL ha affermato di essere stato segnalato dal ministero della cultura come candidato al Nobel per la Letteratura.
Girovagando per i moltissimi stand (c’era anche Shopping pericoloso,il romanzo di STEFANIA GIACOMINI, la direttrice di goodinItaly allo stand di All Around) ci siamo sorpresi della quantità di case editrici esistenti in Italia. Moltissime e molto belle quelle per i bambini, troppo spesso abbandonati con un Ipad in mano, invece che affascinati da libri che incantano anche gli adulti.