IL GEN LEONARDO TRICARICO CI PARLA DI CYBER SICUREZZA E FAKENWES di Stefania Giacomini
Oggi è Presidente della Fondazione ICSA, (Intelligence Culture and Strategic Analysis) il gen. Leonardo Tricarico ha ricoperto prestigiosi incarichi, nel corso di oltre 40 anni di carriera, in Italia e all’estero: Capo di Stato Maggiore dell’aeronautica e Consigliere Militare del Presidenza del Consiglio dal 1999 al 2004). Le sue onorificenze si possono leggere in fondo all’articolo.
Goodinitay webtv al gen. Tricarico, uomo di grande esperienza, ha chiesto una riflessione su temi specifici di cui si occupa la fondazione e che interessano tutti noi: non solo la sicurezza nazionale interna ed esterna, i modelli di difesa militare dalle minacce esterne, l’intelligence nazionale, le principali tipologie criminali e illegali, ma, soprattutto, la sicurezza informatica e
tecnologica dello Stato e dei cittadini, in relazione al crescente dispiegarsi della globalizzazione economica, finanziaria e giuridica. Dopo i recenti fatti che hanno visto protagoniste le grandi piattaforme oscuratrici di personaggi come Trump, ma anche di giornali (Libero ) come giornalisti e comici. Il nostro paese si può ritenere al sicuro? E noi cittadini quali comportamenti dobbiamo tenere per evitare seri problemi di hackeraggio, di truffe, cyberbullismo, revenge porn, crimini informatici?
Il suo auspicio è che, soprattutto le piccole e medie imprese, che sono più deboli rispetto a grandi aziende, possano prendere decisioni ed affidarsi ad esperti per tutelarsi contro gli attacchi di hacker e di ‘spionaggio digitale’ che si sta diffondendo sempre di più. Inoltre fa presente che questi ‘malviventi digitali’, non si muovono da soli ma sono appoggiati da alcuni governi. Come difendersi da questi attacchi? La Fondazione Icsa organizza corsi di aggiornamento sul tema. (http://www.fondazioneicsa.info/contatti/)
Ma non è tutto: il Gen. Tricarico aggiunge che se ne può uscire solo con accordi internazionali per regolamentare il mondo web anche per ciò che concerne la fake news. Auspica, infatti che nel prossimo G20 si possa affrontare, finalmente, dopo tanti ritardi, questa seria problematica. E’ d’accordo che i giovanissimi devono essere tutelati e preparati, soprattutto i loro genitori che “In fondo – dice - non sono generazionalmente nati con il web e le sue problematiche”.
Sul fronte delle fake news fa una critica al mondo giornalistico, che in maggioranza ha rinunciato alle inchieste e che spesso gli articoli e i servizi si copiano l’un con l’altro senza spesso riuscire a verificare le fonti, operazione necessaria più che mai oggi. Ancora è valida – aggiunge il gen Tricarico – l’informazione regionale. E concorda con le esternazioni di Papa Francesco sulla crisi dell’editoria che rischia di portare ad un’informazione costruita davanti ai computer, senza più consumare le suole delle scarpe e lontana dall’intercettare i fenomeni sociali. D’altra parte – da intervistatrice faccio notare che - la categoria giornalistica è sotto pressione: giovani colleghi sono costretti a lavorare senza contratto ed a partita Iva. Lo smart working per covid è stata occasione anche di risparmio e di rimodulazione di modelli lavorativi ed, infine, c’è la concorrenza di blogger e sedicenti comunicatori, nonché ‘ il twitter’ sostituisce il ‘ portavoce’, una volta, preziosi collaboratori di esponenti politici.
Altro fenomeno è il ‘Deep fake’, ovvero la sintesi dell'immagine umana basata sull'intelligenza artificiale, non è più una frontiera irraggiungibile. Si può in questo modo facilmente manipolare i video. Gli scenari che si stanno aprendo sono allarmanti:( truffe, cyberbullismo, revenge porn, crimini informatici. Ma il Media Lab del DISI, il Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento, è protagonista di due progetti, Unchained e Premier, con l’obiettivo di smascherare e tracciare il deep fake. Il generale Tricarico riconosce il grande lavoro di questi ricercatori ma insiste anche sul fronte di una cambio di cultura in seno alle famiglie per incidere sulla consapevolezza dei giovanissimi sui pericoli del web.
Tra le sue onorificenze
• (Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana
• Medaglia Mauriziana al Merito di 10 lustri di carriera militare
• Medaglia d'oro al merito di Lunga Navigazione Aerea (20 anni)
• Croce d'oro per Anzianità di Servizio (40 anni)
• Ufficiale della "Legion of merit" (USA)
• Gran Croce al Merito della Repubblica Federale Tedesca
• Legion d'Onore con il grado di "Ufficiale" (Francia)
• Onorificenza peruviana "piloto peruano ad honorem")