SANREMO-DAL TRIO MORANDI-ALBANO-RANIERI A ROSA CHEMICAL
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SANREMO: DAL TRIO MORANDI-ALBANO-RANIERI A ROSA CHEMICAL diDaniela d'Isa
Ci vuol poco a capire che il picco d’ascolto della seconda serata del Festival della canzone italiana lo ha ottenuto l’inedito trio MORANDI-ALBANO-RANIERI. Mitici, con voci potenti e canzoni indimenticabili, da “Uno su mille” a “Perdere l’amore”, a “Felicità”, hanno fatto cantare l’intero teatro Ariston. E l’omaggio a Umberto Bindi con “Il nostro concerto” è stato realmente uno dei momenti più alti. Le canzoni? Quella di ARTICOLO 31, “Un bel viaggio”, anche se ne riecheggia altre, è orecchiabile e si fa cantare. Grazie anche a Dardust, l’autore con cui Jacopo Lazzarini detto LAZZA ha collaborato nella scrittura, ci è piaciuta “Cenere”, che l’idolo dei giovanissimi ha portato a Sanremo e che unisce il pop al rap. E poi COLAPESCE e DI MARTINO con “Splash” hanno finalmente una canzone d Sanremo 73 che canteremo. Al di là del testo non troppo allegro (ma quasi tutte le canzoni di questo Festival lo sono), l’irresistibile musica dei due artisti siciliani, anche stavolta ci riporta a quella “Musica leggerissima”, che ancora non abbiamo smesso di ballare. La canzone di SHARI, “Egoista” ha un suo perché e conta tra gli autori l’osannato rapper e produttore sardo SALMO. Inguardabile il suo vestito leopardato e trasparente, ma pazienza. Brava LEVANTE con “Vivo”, un brano con cui la cantante di Caltagirone canta la gioia dopo la depressione post partum che l’ha colpita un anno fa. Un po' di delusione l’abbiamo provata quando GIORGIA ha cantato “Parole dette male”. Piazzata sul podio dai pronostici, la canzone è sussurrata e non sfrutta la bellissima voce di una delle artiste più grandi della musica italiana. Peccato, erano 22 anni che Giorgia non saliva sul palco di Sanremo, quando nel 1995 vinse con “Come saprei”. La giornalista di “Belve” FRANCESCA FAGNANI (bellissimi gli abiti di Armani Privè indossati nella serata) che ha condotto la serata con Amadeus e Gianni Morandi, ha dedicato il suo monologo ai giovani del carcere minorile di Nisida. Un tema importante di cui si parla poco, che giustamente ha avuto spazio nell’evento più popolare della televisione italiana. Ma un momento importante è stato anche quello che ha portato l'Iran sul palco di Sanremo 2023. A rappresentare il Paese da mesi alle prese con proteste e violentissime repressioni da parte del regime islamico, c'è stata PEGAH MOSHIR POUR, 31 anni, attivista per i diritti umani lucana di origini iraniane, che è stata accompagnata da DRUSILLA FOER. Ha cantato dopo la mezzanotte ROSA CHEMICAL, in orario non più protetto, il giovane di 25 anni nato in un paesino del torinese che in “Made in Italy” canta di libertà, uguaglianza, amore in tutte le sue declinazioni. Insomma, trattasi di gender fluid, ma non fa paura a nessuno, anzi. Prima di scendere dal palco, quasi commosso, ha ringraziato Amadeus di averlo difeso da una interrogazione parlamentare.
Questa la prima classifica generale di ieri sera: al primo posto c’è Marco Mengoni, al secondo Colapesce e Di Martino, al terzo Madame, al quarto Tananai, al quinto Elodie.
Stasera risentiremo tutte e 28 le canzoni, co-conduttrice con Amadeus e Morandi sarà la campionessa di volley PAOLA EGONU, e gli ospiti vanno dai MANESKIN a PEPPINO DI CAPRI, da SANGIOVANNI, ad ANNALISA e GUE.
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