LA CULTURA E'IMPRESA
2023
LA CULTURA E'IMPRESA? di Stefania Giacomini
Se ne è discusso alcuni giorni fa ad un convegno ‘Cultura capitale’, organizzato da Il Tempo. Alle domande di Davide Vecchi direttore del quotidiano e del suo capo redattore cultura Francesco Puglisi il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano non ha dubbi. La cultura può e deve essere impresa. “Alcuni siti –dice Sangiuliano - devono essere a pagamento anche per bonificare luoghi dove sorgono”. Ad esempio il Pantheon a Roma necessita di una seria bonifica e di un mantenimento quotidiano dall’usura della folla di turisti che visitano l’antico tempio.
“L’articolo 9 della costituzione, molto spesso disatteso prevede la funzione sociale d’impresa e dunque anche la cultura una una funzione sociale per il rilancio di contesti e luoghi – aggiunge Alessandro Giuli presidente del MAXXI- del resto quando di parla di dialoghi tra enti
culturali si parla di diversi modi di vedere la cultura ma non di differenze politiche”.
“Cinecittà sta vivendo una nuova stagione positiva – aggiunge Nicola Maccanico Ad di Cinecittà – perché c’è una nuova generaizione di artisti, registi noti anche nel mondo ed oggi l’audiovisivo è il futuro sfruttando le possibilità delle nuove app e tecnologie”
“Anche siti come Villa Adriana e Villa d’Este – dichiara il Direttore Andrea Bruciati – non devono essere siti passivi di visite ma devono diventare attivatori di attività culturali”.
A proposito di aziende Terna si dedica alla cultura ha testimoniato Michele Gaudenzi responsabile di Advertising, brand image di Terna Cult, perché la cultura ha bisogno di energia e viceversa.
La conclusione suggerita dal Ministro della Cultura e sulla quale si sono trovati d’accordo i presenti, è proprio quella di rilanciare nel mondo un’ immaginario più attuale del nostro paese, ancorato ancora al glorioso passato come l’era degli antichi romani, del Rinascimento e del primo Novecento. Bisogna guardare alla Francia che è riuscita a rinnovare la sua immagine nel mondo avendo successo.