I COLLI EUGANEI, TERRE DI PASSIONE di Loredana Gelli
Raccontare un territorio così peculiare come i Colli Euganei significa scoprire i profumi, i colori e i sapori che le cento colline di Venezia, scrigno di tesori artistici e polmone di biodiversità, ci regalano. Le diverse esposizioni dei monti ai venti, il particolare microclima e la mineralità del suolo di origine vulcanica danno vita a produzioni enogastronomiche d’eccellenza che gli abitanti propongono in modo innovativo ma sempre ancorato alla tradizione. Ci aiuta a comprenderne la straordinarietà il Presidente della Strada del Vino dei Colli Euganei, Roberto Gardina che da vent’anni si occupa della promozione e valorizzazione del turismo enogastronomico del territorio: ” Dal punto di vista climatico” spiga Gardina “si possono contare più di quattrocento esposizioni diverse che consentono ai terreni di realizzare produzioni vinicole
differenziate, non solo da un colle all’altro, ma anche nella stessa azienda. Questa favorevole morfologia delle vigne consente di farci apprezzare vini DOC e DOCG caratterizzati da note mediterranee e minerali ”.
Una terra dove la passione ha vinto su tutto e ha consentito di recuperare terreni con un passato di abbandono. E’ la storia dell’Azienda Agricola Le Volpi – Monte Fasolo rilevata da Luigi Rossi Luciani che ha saputo trarre una eccellente produzione di olio extravergine d’oliva e di vino puntando soprattutto sul Carménère, un vitigno autoctono a bacca nera. Stessa dedizione ha portato Fabio Barbiero, socio fondatore del Frantoio di Valnogaredo nel Cinto Euganeo, a pochi passi da dove dimorò il sommo poeta Francesco Petrarca, a realizzare l’Olio Extravergine di Oliva Veneto D.O.P. e BIO certificato prodotto principalmente con le olive di qualità rasara che coltiva sui monti Brecale e Resino.
La tradizione culinaria padovana è una delle più ricche e, a Torreglia in provincia di Padova, c’è la più antica dei Colli Euganei. Nell’Antica Trattoria Ballotta 1605 hanno sostato celebrità del calibro di Galileo Galilei e Giacomo Casanova. Da allora non hanno smesso di uscire dalla sua cucina i piatti storici del territorio tra i quali: la gallina padovana, i risi e bisi, i bigoli all’anitra, il torresano arrosto e, rigorosamente per festeggiare San Martino (11 novembre), menù a base di oca. Atmosfere familiari e prodotti strettamente locali anche nell’Osteria Volante il cui nome è ispirato al periodo in cui gli osti cucinavano in stand espositivi nelle diverse fiere e, a chi chiedeva loro dove fosse il ristorante, rispondevano: “Siamo volanti”. Piatti tipici e a base di oca anche nell’Enotrattoria da Serafino che da tre generazioni è custode delle tradizioni di famiglia. Ad aprire il locale di via San Daniele, nel 1983, un giovanissimo Serafino Bau’ che ancora oggi, assieme alla moglie Michela e ai tre figli Alberto, Matteo e Giacomo, declina in tutte le salse la cucina casalinga veneta. L’Osteria Volante e l’Enotrattoria da Serafino si trovano entrambe a Torreglia.
Tra gli associati della “Strada dei Vini dei Colli Euganei” c’è anche il Castello del Catajo sito nel comune di Battaglia Terme e la Villa dei Vescovi nel comune di Torreglia.
Il primo deve la sua costruzione alla famiglia Obizzi, capitani di ventura originari della Borgogna (Francia) e custodisce un patrimonio unico di opere d’arte del rinascimento veneto e il primo ciclo di affreschi autocelebrativi realizzati da Giovanni Battista Zelotti. Il nome deriva dal toponimo “Ca’”, abbreviazione in dialetto veneto, di casa e “tajo” modo con cui si indicavano nel cinquecento i canali artificiali. Catajo significa dunque “La casa affacciata sul canale”. La splendida Villa dei Vescovi, uno dei beni che il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha restaurato, si trova nel comune di Torreglia. L’importante monumento introduce in queste terre il gusto per la classicità e il rinascimento romano anticipando l’estetica del Palladio. Si presenta come un raffinato esperimento della cultura umanista in cui architettura, arte e paesaggio giocano tra loro grazie a continui rimandi visivi negli spazi delle logge e delle terrazze, con il principale scopo di infondere benessere ed energia vitale al visitatore.
I Colli Euganei sono fonte di benessere anche per le antiche sorgenti termali, come quelle a cui si accede dal Grand Hothel Trieste e Victoria di Abano Terme, famose sin dal tempo dei romani. Tutti gli Hotel del circuito termale euganeo dispongono di reparti di cure specializzati, dove i trattamenti, convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, hanno ottenuto dal Ministero della Sanità Italiano il livello di qualificazione “I Super”, che indica l’eccellenza delle prestazioni terapeutiche. In particolare, il fango termale che si ottiene dall’argilla prelevata dal piccolo lago Costa nel Comune di Arquà Petrarca, combinato con l’acqua termale, è particolarmente ricco di cianobatteri, un tempo ritenuti semplici alghe, che rilasciano principi attivi con una elevata proprietà antinfiammatoria.
Assolutamente da sottolineare in questo tour alla scoperta dei Colli Euganei è l’Abbazia di Praglia, nel comune di Teolo (PD). Qui, nel suggestivo monastero caratterizzato da una struttura molto grande composta da quattro chiostri (botanico, pensile, doppio e rustico), vivono circa quaranta monaci che si dedicano a varie attività tra le quali, la più antica è proprio quella vitivinicola. Nei circa 10 ettari di vigneto, interamente a denominazione di origine controllata, trovano posto i tradizionali vitigni della garganega, del friularo e del moscato fiordarancio.
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