IL MURO DI BERLINO - GOOD IN ITALY

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IL MURO DI BERLINO
di Ludovico Crisanti Cucchiella

A Berlino c’è una meraviglia che pochi conoscono: un muro che invece di dividere unisce. È il muro di Berlino che quando fu parzialmente abbattuto negli anni 90, diventò un simbolo di libertà.
E’ stato protagonista di un rinascimento culturale che ha dato nuovo entusiasmo alla città. Berlino è eclettica, coraggiosa e contemporanea. La capitale tedesca fa del presente la sua forza. Gli artisti che sono stati chiamati nella città per ricoprire le parti non abbattute del muro

più famoso del mondo hanno lasciato messaggi  estremamente attuali. Emblematico è il murales Stay Free di Cristoph Frank che  fa riflettere sulla libertà. L’opera vede un uomo che punta il dito verso di noi e accanto la scritta Stay Free, Rimanete liberi, L’importante non è solo essere liberi ma anche rimanere liberi. Questa riflessione ispirata dalla scritta sul muro viene rafforzata dal luogo in cui si trova. Berlino, una città che è stata sotto una feroce e disumana dittatura e che oggi si trova al centro di un’Europa libera e liberale. Quest’opera ci ricorda che la libertà che abbiamo oggi non deve essere mai data per scontata. Bisogna continuare a combattere l’oppressione, la paura e la violenza che ci dividono e che permettono ai tiranni e ai prepotenti di incatenare le nostre vite.
Essere liberi non basta, bisogna rimanere liberi.
Altra opera che rimane importantissima a Berlino è l’opera Save Our Earth dell’ artista Indiano, La scritta è originale perché leggiamo “salviamo il nostro pianeta” e non  semplicemente salviamo il pianeta. Ma sono i colori brillanti che creano un impatto straordinario. Il rosso vivo ricorda il colore delle fiamme e il blu acceso cattura lo sguardo creando un contrasto che attira l’attenzione dei passanti. L’intensità cromatica del murales strega chi vi passa davanti. L’opera di Indiano ritrae l’intensità del riscaldamento climatico tra il  rosso fuoco che ricorda le fiamme e il contrasto del blu.
L’immagine è un grido d’allarme: riecheggia nel cuore della capitale tedesca e  ispira le future generazioni a fare qualcosa per salvare non un pianeta qualsiasi ma il nostro pianeta. Ci appartiene e ci nutre dall’alba dei tempi.
Altra grande opera è Vergesst mir die Liebe nicht  che significa non andare e dimenticare l’amore, di Henry Schmidt, un murales che vede un gruppo di persone di tutte le età  mentre giocano e si divertono all’aria aperta, sotto un cielo dorato. I bambini stanno giocando, una coppia si tiene per mano, altri stanno lavorando. Il mondo di Henry Schmidt emana pace, serenità, pura e primitiva armonia. È chiaro il contrasto con il muro sul quale questo originale murales si trova. Il muro era uno strumento di divisione e oppressione mentre la scena ritratta con la coppia, nuda, che si tiene per mano e i bambini che giocano insieme è una meravigliosa finestra su un mondo governato dalla libertà e dall’unità.

In Berlin there is a monument that inspires responsibility, unity and liberty. I am talking of the Berlin wall that was the protagonist of the German capital’s silent renaissance that took place in the 90s. The work of Cristoph Frank who wrote on the wall Stay Free reminds us that it’s not only important to be free but to stay free, and to make the daily effort to exercise and fortify our  freedom. The murales Save Our Earth made by the artist Indiano manages to trigger in us a sense of dramatic urgency towards the problem of global warming by using a bright red color to portray what could be the flames of global warming and the bombs that  are destroying our planet. The word-choice here is important. Save our planet. It makes us aware of the fact that it’s not just a planet that we have to save, but it’s our planet. Our home. It tells us that we must save the planet that belongs to us and to which we belong. The final masterpiece is by Henry Schimdt, Vergesst mir die Liebe nicht, don’t go and forget love in which naked children play and a naked couple holds hands under a golden sky. The wall was a symbol of oppression and division instead Henry Schmidt’s work is a symbol of freedom and harmony with lovers holding hands and children playing in the open. Today the Berlin wall is above all else, a symbol of liberty and we have the responsibility of keeping it that way.  
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