BABILONIA A BERLINO
di Ludovico Crisanti Cucchiella
In Italia ci sono innumerevoli antiche meraviglie, ed è raro per chi viene dal bel paese, dove abbiamo il Colosseo, i templi di Agrigento, i fori Imperiali e il Pantheon, rimanere a bocca aperta davanti a un monumento antico. Eppure molti, Italiani e non, sono rimasti sbalorditi davanti alla porta di Babilonia che si trova al Museo Pergamon di Berlino. Conosciuta come la porta di Ishtar e costruita durante il regno di Nabucodonosor II (604—562 AC),
questa meraviglia del mondo antico ha una struttura imponente e il suo colore, un blu acceso che la rende unica, cattura lo sguardo e ci incanta.
Questo meraviglioso monumento, scoperto grazie agli scavi durante i quali l’architetto Robert Koldewey notò dei mattoni blu. Gli scavi si concentrarono nell’area dove comparivano più frequentemente e così riuscirono a rinvenire i resti di questa porta leggendaria. Quest’opera monumentale, è di un blu vivo che delizia gli occhi dei turisti e dei locali quando entrano per vedere un capolavoro costruito oltre duemila anni fa. Fiori e leoni compaiono sulla porta che emana bellezza e ferocia. I fiori che contornano l’ingresso hanno una delicata simmetria mentre i leoni che sembrano tutti identici, danno l’impressione di proteggere l’ingresso della leggendaria città con le loro fauci e attirarci verso di essa con il loro fascino pericoloso. Questi due simboli naturali, i re della giungla e i delicati petali che ornano l’ingresso, suggeriscono il profondo legame che univa il popolo Babilonese alla natura.
La città che secondo la leggenda aveva i giardini pensili più famosi della storia, sembra adorare la natura al punto da avere solo fiori ed animali intorno alla magnifica porta di Ishtar. I leoni non sono da soli sulla superficie di questo cancello millenario, ci sono anche i tori, muscolosi e imponenti che sembrano simboleggiare la potenza e la forza di Babilonia.
Gli elementi interessanti della porta di Ishtar sono la simmetria che dà una sensazione di ordine e equilibrio. In particolare l’accostamento dei leoni e dei fiori sulle mura laterali all’ingresso accostano la delicata armonia al feroce ordine di una città che ha fatto la storia a tal punto da dare vita a leggende che hanno ispirato i più grandi artisti. Come Giuseppe Verdi, che scrisse il Nabucco, ispirato dalla figura di Nabucodonosor, il re di Babilonia. La porta custodita al museo Pergamon, nel cuore della capitale tedesca, è una meraviglia, che emana ferocia, ordine e bellezza. Tre pilastri del mondo antico che impreziosiscono Berlino.
The Pergamon Museum in Berlin hosts a blue marvel, I am talking of Babylon’s Ishtar gate that delights the eyes of those who are lucky enough to discover its beauty. The millenary monument with its bright blue surface that is enriched by lions and bulls, captivates those who are watching. Its fierce beauty blends beautifully with the countless flowers that grace the entrance of the legendary gate. The natural elements that decorate this monument prove that the ancient inhabitants of this city valued nature and admired the natural world, as the tale of the hanging gardens of Babylon suggests. The way the gate is displayed, with part of the walls that are at our sides, amplifies its beauty. In fact it’s as if the gate embraces us, allowing us to feel part of its millenary world, letting us step into the legendary city that has inspired historians, archeologists and artists through the centuries.
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