UNO SGUARDO RARO
2023
UNO SGUARDO RARO 2023 - UN ECCELLENTE FESTIVAL di Daniela D' Isa
Nel 2016 due donne, apparentemente molto diverse, realizzano un sogno. Dal loro ingegno e dalla loro tenacia nasce “UNO SGUARDO RARO” (www.unosguardoraro.org), il primo progetto cinematografico sul tema delle malattie rare, la resilienza e la disabilità. Sono Claudia Crisafio, presidente e direttrice artistica dell’originale festival e Serena Bartezzati, vice direttore e coordinatrice delle relazioni esterne di “Uno sguardo raro”..
Attrice, autrice e scrittrice, Claudia è laureata in scienze e tecniche psicologico sociali della comunicazione e marketing, oltre che in recitazione presso l’Accademia Teatrale Silvio D’Amico. Serena dopo gli studi classici ha conseguito un diploma in grafica pubblicitaria all’Istituto Europeo di Design e Master in Relazioni Esterne da Cogno&Associati. Poi tanti incarichi, tra i quali per molti anni quello di responsabile dell’ufficio stampa di UNIAMO, la federazione delle associazioni di malattie rare. Serena è anche una malata rara e da sempre si occupa degli altri. Insomma due donne eccellenti hanno creato un Festival che rappresenta una eccellenza. Potevamo non farvelo conoscere noi di Good in Italy?
Nato come una rassegna di cortometraggi, oggi “Uno sguardo raro” comprende corti italiani e internazionali, lungometraggi, cortometraggi di animazione, documentari, video, spot, soggetti cinematografici e brevi racconti sulle malattie rare. E non solo: il concorso è aperto anche alle tematiche vicine alle malattie rare, come la disabilità, l’empatia, la resilienza, la capacità di superare i propri limiti che le persone con un qualunque handicap mettono in campo per vivere a pieno la loro vita.
Sabato 11 novembre 2023 si è svolta presso la Sala Cinema dell’ANICA di Roma la cerimonia di premiazione dell’ottava edizione del Festival, dopo una settimana di proiezioni romane e un eccezionale inizio di Festival in trasferta parigina. La serata finale è stata condotta dall’attore Marco Di Buono e da Veronica Crisafio, sorella di Claudia, attrice e modella.
Dopo un saluto del presidente della giuria Gian Marco Tognazzi, vincitrice del premio per la Miglior Attrice è stata Giorgia Salari per il cortometraggio scientifico "Le molecole del destino" di Massimo Ivan Falsetta, incentrato, basandosi su una storia vera, sul Papilloma Virus (HPV). Il premio per il Miglior Attore è stato assegnato ad Alessandro Haber, protagonista del cortometraggio "Ieri", (molto bello, guardatelo per intero nel sito di “Uno sguardo raro”), che narra la toccante storia di Fernando, colpito dalla malattia di Alzheimer, e dei tentativi della moglie Mariuccia (Giuliana De Sio) di assistere il marito, sfruttando l'arte come strumento di redenzione. Haber aveva già ricoperto in teatro il ruolo di un malato di Alzheimer nella splendida commedia di Florian Zeller “Il padre”, con la regia di Piero Maccarinelli. Il cortometraggio ha ricevuto anche il prestigioso riconoscimento per la Miglior Regia, assegnato a Edoardo Paganelli. Una curiosità: nel corto ha una piccola parte anche Celeste Haber, la diciannovenne e unica figlia dell’attore bolognese. A vincere il premio Miglior Cortometraggio Italiano è stato "Libero". E’ visibile sul sito del Festival. Diretto da Maurizio Rigatti e prodotto dall'Associazione Sclerosi Tuberosa APS, il corto racconta la storia di un giovane affetto da sclerosi tuberosa, desideroso di emanciparsi e vivere come i suoi amici. In “Libero” hanno lavorato (a titolo gratuito) attori come Francesco Pannofino, nei panni di un buon fruttivendolo che incoraggia il giovane Libero e Anna Ferruzzo, che invece ne è la madre, affettuosa e apprensiva. Film come questi sono un messaggio di speranza e arrivano al cuore.
In totale il Festival ha ospitato 34 opere provenienti da 7 diversi Paesi: Canada, Belgio, Grecia, Francia, Norvegia, Spagna e Italia.
Novità di questa ottava edizione è stata l’assegnazione di un Premio alla Carriera a Maria Grazia Cucinotta. Da sempre impegnata nel sociale, l’attrice messinese nel 2019 ha fondato la onlus “Vite senza paura” per combattere forme di abuso come il bullismo, la violenza sulle donne e l’emarginazione. Per il Festival Cucinotta, che da tempo si occupa di dar voce ad una associazione siciliana di malattie reumatiche infantili, è protagonista del cortometraggio “C’hai 5”, in cui si affronta il tema delle sfide legate alle malattie renali. Nel corto cui hanno partecipato, fra gli altri (sempre a titolo gratuito) attori come Daniela Poggi e Gabriel Garko, si vuole mettere in luce l’importanza della ricerca, specie quella del rene artificiale, che consentirebbe agli oltre 50.000 pazienti di questa patologia di non dover ricorrere a giorni alterni a estenuanti dialisi di 4 ore ognuna, nella speranza (spesso vana) di ottenere un trapianto di rene. “C’hai 5”, alla cui realizzazione ha partecipato l’associazione Liberi Tutti, racconta la commovente storia di una bambina colpita da una malattia renale e costretta a un trapianto e ha vinto con Francesco Ciccone anche il Premio per la Miglior Fotografia.
Il premio per il Miglior Cortometraggio Internazionale è andato, invece, a "Act in Parts" di Sergio Milan, che porta sullo schermo la storia di Marta, una donna affetta da un cancro e che decide di arrendersi. Il riconoscimento per il Miglior Corto di Animazione e il premio Uno Sguardo Raro IN SCHOOL sono stati vinti da "Memoria interna" di Arianna Tota, una poetica storia d'amicizia che invita a guardare oltre l'istante e a concentrarsi sugli altri, offrendo un punto di vista inedito sull'Alzheimer.
Il premio Miglior Documentario è stato attribuito a "Sogno di vetro" di Andrea Bancone, in cui un esperimento sensoriale condotto da un ragazzo non vedente a degli scolari dell’isola di Ventotene diventa esplorazione e approfondimento prezioso per la comprensione della realtà. Il premio Miglior Lungometraggio e la Menzione Speciale IFO sono stati assegnati, invece, a "Piccole vite sospese" di Stefano Moretti, un documentario dell'Associazione Pandas Italia Odv che sensibilizza sul disturbo neuropsichiatrico Pans-Pandas che colpisce i più piccoli e che ancora attende un protocollo diagnostico e terapeutico.
Il premio Uno Sguardo Raro PLAY è stato assegnato a “Pedala!” di Antonio Di Domenico, un cortometraggio che affronta la Sindrome X Fragile (simile all’autismo) e narra la storia di Mario, un bambino di 9 anni che, insieme alla madre e al fratello Matteo (anche lui colpito dalla stessa sindrome), diventa un esempio prezioso di coraggio, tenacia e resilienza.
Il premio Miglior Racconto è stato attribuito alla Fondazione Alessandra Bisceglia Viva Ale (che si occupa di malformazioni vascolari), mentre il premio per il Miglior Video PATIENT ADVOCACY è stato consegnato allo spot "La dura verità", in cui Roberto Ciufoli affronta in modo ironico il tema dell’inclusione di una malattia come l’ittiosi, che non è contagiosa, come non lo è…. la calvizie.
Oltre a questi premi, ne sono stati assegnati anche altri speciali, creati appositamente dai partner storici della manifestazione.
Il Premio Speciale USR-ASSOCIAZIONI UNIAMO, dunque, giunto alla sua seconda edizione, è stato assegnato a “Vela D'Amare” di Davide Scognamiglio, in cui si racconta un affascinante viaggio creativo ed esplorativo intrapreso dai giovani partecipanti (facenti parte dell’Associazione Conto alla rovescia, ACAR, nata nel 2006), a bordo del brigantino più grande del mondo, Nave Italia. Il film cattura l'energia dei ragazzi e ragazze affetti da rari disturbi scheletrici, narrando la loro avventura fatta di arte, natura e collaborazione.
Il Premio Speciale USR-HEYOKA è stato assegnato a “5 donne” di Michele Pastrello, che racconta la vita autonoma e indipendente delle persone con disabilità intellettiva o relazionale.
Il Premio Speciale USR-ALLEANZA è stato conferito a “Io ho la CMT” di Luigi M. dell'Elba e Stefano Murana, un'opera che narra la storia di Maria, affetta dalla rara malattia genetica progressiva chiamata Charcot-Marie-Tooth (CMT), utilizzando la comicità e l’ironia per evidenziare le sfide quotidiane che i pazienti devono affrontare, principalmente grandi difficoltà nei movimenti. La CMT non ha esiti fatali, ma a tutt’oggi non si conosce nessuna cura oltre la fisioterapia e la qualità della vita ne risulta oltremodo compromessa.
Il Premio Speciale USR PA SOCIAL è andato a “Ovunque per il bene di tutti” di Gianluca Rame, incentrato sulle storie degli infermieri di comunità che si sono distinti in vari campi dell'assistenza, promuovendo un servizio di assistenza sanitaria vicino ai cittadini e ai loro bisogni di salute, in settori sensibili come la salute mentale, la pediatria, l'ausilio domiciliare, gli anziani e la scuola.
Il Premio Speciale USR-TELETHON, infine, fuori concorso, è stato assegnato a “Elettra, una storia Telethon” di Andrea Marini, in cui la malattia della piccola Elettra, una bambina affetta dalla sindrome di Williams, cambia la vita dei suoi genitori, entrambi scienziati, sensibilizzandoli a un'attenzione particolare alla ricerca.
L’ottava edizione del festival “Uno sguardo raro” ha ricevuto, a nostro avviso meritatamente, per il sesto anno consecutivo la Medaglia della Presidenza della Repubblica.