MUSICARELLI CHE PASSIONE - GOOD IN ITALY

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MUSICARELLI CHE PASSIONE

2024
MUSICARELLI CHE PASSIONE di Daniela d'Isa

Elvis Presley ne interpretò più di trenta e uno di questi, Loving You (Amami teneramente del 1957), fu una delle ispirazioni del filone italiano. Stiamo parlando dei musicarelli, i film musicali, un genere cinematografico che ha raccontato i nostri Anni Sessanta, dal boom economico alla rivoluzione dei costumi per arrivare alla  contestazione studentesca. A dedicargli un bel libro, appunto, MUSICARELLI (edizioni Vololibero) sono Marta Cagnola, giornalista di Radio24 e Simone Fattori, giornalista, blogger e podcaster. Due giovani appassionati e studiosi, che i musicarelli, per evidenti ragioni anagrafiche, li hanno visti su Youtube (anche se adesso c’è un settore apposito di Amazon Prime dove si trovano tutti). Mentre ho tra le mani il volume, presentato a Roma all’Auditorium Ennio Morricone, mi viene in mente il primo film sonoro musicale italiano, La canzone dell’amore, del 1930, diretto da Gennaro Righelli, con le musiche del grande musicista napoletano Cesare Andrea Bixio (lo stesso di Mamma, che tutti conoscono). Poi, con un salto temporale non indifferente, penso ai film musicali della più grande band di tutti i tempi, per me, i Beatles. A proposito, chi ha Disney+, dall’8 maggio sarà disponibile la versione restaurata del film Let it be, del 1970.
Il film musicale italiano “parte dall’Opera e passa per il musical per arrivare al videoclip”. Antenato del videoclip, ci spiega Michele Bovi, il maggior esperto della materia, fu il cinebox, una sorta di juke-box che oltre al suono riproduceva un filmato inerente alla canzone.
“Gli Anni Sessanta- fa notare Marta Cagnola- segnano la nascita dei giovani” intesi come categoria anagrafica, ma anche come nuova generazione di artisti. E l’evoluzione della società si nota dai personaggi interpretati da Laura Efrikian,(In ginocchio da te, Non son degno di te, Se non avessi più te)  prima moglie di Gianni Morandi, che avevano come sogno il matrimonio e accettavano il tradimento, fino ad arrivare alla Caterina Caselli di Perdono,che deciderà di non rubare il fidanzato (che ama) alla cugina (sempre la dolce Efrikian) consolandosi con il successo come cantante”.
Il libro, una vero gioiello per gli appassionati, è arricchito con interviste ai principali interpreti dei musicarelli che, anche se non vengono ricordati come film eccelsi, erano “nobilitati” dai migliori attori della rivista di allora, da Nino Taranto a Paolo Stoppa.

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