BORGHI SUL SET Di Daniela d'Isa - GOOD IN ITALY

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BORGHI SUL SET Di Daniela d'Isa

2024
UN BEL FESTIVAL CINEMATOGRAFICO  | BORGHI SUL SET

Dei 40.000 borghi italiani 6.000 sono abbandonati. Arroccati sui monti, adagiati sulle colline fino a quelli che “lambiscono” le nostre coste, i borghi italiani sono tra i più belli del mondo. Se ne occupa, questo è il secondo anno, un illuminato festival cinematografico, BORGHI SUL SET, ideato dalla presidente Daniela Cipollaro e da Catello Masullo (direttore artistico con Rossella Pozza), e organizzato dall’associazione Cinecircolo Romano. Cominciamo dalla fine, rivelando il vincitore della due giorni che si è svolta a Roma a giugno. Si tratta di un film delizioso e poetico, “Un mondo a parte”, girato ad Opi, un paesino di 378 anime dell’Abruzzo, 1250 metri sul livello del mare, borgo medioevale di grande interesse archeologico. A ritirare il premio il regista Riccardo Milani accompagnato da Giampaolo Letta di Medusa. In un paesaggio lunare e innevato dove gli abitanti convivono pacificamente con lupi ed orsi, il film è il racconto del tentativo di salvare l’unica scuola che il provveditorato vuole chiudere per mancanza di bambini. Ma la chiusura della scuola sarebbe la fine per l’antico borgo e due insegnanti coraggiosi (un’ennesima interpretazione da ricordare di Antonio Albanese affiancato da Virginia Raffaele) si battono per evitarlo.
A “Borghi sul set” abbiamo anche visto documentari che fanno veramente voglia di andare a visitare i borghi in cui sono stati girati: la giuria ha assegnato tre ex aequo per i Migliori Cortometraggi. Eccoli: Il Giovane Silone di Gabriele e Sara Cipollitti. Girato a Pescina (L’Aquila) racconta il disastroso terremoto che distrusse la cittadina natale di Ignazio Silone nel 1915 (morirono 5.000 dei 6.000 abitanti di allora) ed è ispirato da libro “Uscita di sicurezza” dello scrittore di “Fontamara”. Oggi nel piccolo borgo della Marsica si può visitare la casa natale di Silone trasformata in un museo. Secondo cortometraggio premiato è L’oro di Navelli di Marco Migliozzi. Con i suoi 549 abitanti, Navelli (L’Aquila) è famosa per essere il territorio di produzione del miglior zafferano del mondo. Bello andare a visitarlo quando sono in fiore i campi di quello che viene chiamato l’oro rosso (dal colore dei pistilli). Una curiosità: per fare un chilo di zafferano ci vogliono 200.000 fiori. Terzo cortometraggio Grazie Michele di Rosario Errico. L’attore e regista tratteggia  la storia di un ragazzo con sindrome di down e del suo inseparabile amico, un adolescente paraplegico, in un corto dove convivono tristezza, gioia e amore per la vita. Grazie Michele è ambientato ad Anguillara Sabazia (Roma). Altro ex aequo è andato ai Premi Borghi più cinematografici conferiti a Navelli, Minturno (dove è ambientato il lungometraggio “Eravamo bambini” di Marco Martani, menzione speciale della Giuria e Premio della Roma Lazio Film Commission) e Opi.  
Una parola per un film forse mal distribuito ma che ci regala una interpretazione rude e delicata allo stesso tempo di Michele Placido, “Orlando”di Daniele Vicari, girato in parte a Castel di Tora (Rieti).
Interessante il Forum “Il ruolo del cinema nella campagna di valorizzazione dei Borghi Storici”. Tra i molti esperti e personalità intervenute il professor Rossano Pazzagli che da docente tra l’altro di storia dei territori ha spiegato come nel ventennio 1950-1970 si sia assistito in Italia ad uno sviluppo non equilibrato con una discesa drammatica dovuta all’abbandono delle aeree interne. Si è parlato molto anche del Piano Borghi di Italia Nostra, l’associazione nazionale per la tutela dei beni storici, artistici e naturali, che ha patrocinato il festival. Tra gli obiettivi del Piano la messa in sicurezza antisismica, il recupero e il corretto restauro dei centri storici minori in vista di un ripopolamento e della tutela dei loro valori identitari. E il cinema può fare la sua parte, anche grazie a questo festival (unico nel suo genere), inaugurato a sorpresa da Alberto Angela, ma soprattutto condotto con la competenza e la passione che lo contraddistingue dal critico cinematografico Catello Masullo..
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