GLI ECHI SILENZIOSI DELLA GRANDE FONTANA A SAN PIETRO di Stefania Giacomini
2025
Dal Maxxi, tempio dell’arte e della cultura, a San Pietro con l’istallazione di Bill Fontana. Momenti di riflessioni all’auditorium con l’ambasciatore Umberto Vattani, ideatore del progetto. Dopo i saluti istituzionali di Emanuela Bruni neopresidente del Maxxi, del cardinale Jose Tolentino de Mendonça e Massimo Bray dellaTreccani è stato presentato il progetto dell’istallazione a firma Bill Fontana dall'ambasciatore Umberto Vattani. Molto interessanti le riflessioni, coordinate da Valentino Catricalà, dello storico dell’arte Cesare Biasini Selvaggi che ha evidenziato quanto la cultura sia un mezzo potente di diplomazia qualora ci siano segnali deboli del mondo diplomatico mentre Monia Trombetta, sezione arte Maxxi ha raccontato la genesi dell’istallazione dell’artista proprio al Maxxi partendo dall'ascolto delle acque dell’acquedotto Vergine di Roma.
Ecco in due righe i particolari dell’istallazione: sin dagli albori del Medioevo, le campane hanno chiamato con i loro rintocchi i fedeli alle preghiere e alle assemblee, accompagnando i momenti di gioia e di dolore della comunità cristiana. Molti ignorano tuttavia che la grande campana di San Pietro, quando è muta, percepisce tutto: dalle voci nelle strade di Roma ai rumori più distanti e tragici dei conflitti che insanguinano il pianeta. La grande campana non si limita all’ascolto. Anche quando il battaglio non colpisce il suo mantello bronzeo, essa ci parla, sussurra storie: ci ricorda che l’ascolto non ha bisogno di parole. Il progetto ha voluto dare voce a questo silenzio. Con l’aiuto della tecnologia, si sono resi udibili all’orecchio umano questi suoni nascosti, queste voci mute che la grande campana di San Pietro custodisce.
Quale l’importanza nel mondo di questa scultura sonora di Bill Fontana? Seguite l’intervista con Umberto Vattani