L’ITALIA È DI MODA ALL’EXPO 2025 AD OSAKA di Stefania Giacomini
2025
Da Roma volano in Giappone diciassette abiti che raccontano l’arte sartoriale italiana per la mostra “l’Italia è di Moda”, allestita nel Padiglione Italia, all’Expo 2025 ad Osaka, a cura di Stefano Dominella, Vice Presidente della sezione Moda e Design di Unindustria, che già in precedenza aveva curato la mostra “Kimonomania” a Tokyo.
"La mostra non è solo un tributo alla moda italiana, ma anche un’opportunità per celebrare la nostra cultura e il nostro patrimonio,” dichiara Stefano Dominella."Siamo orgogliosi di presentare al mondo le nostre eccellenze, che continuano a ispirare e a definire tendenze."
“Artigianalità, manualità e creatività tre parole che riassumono il nostro saper fare e rappresentano” aggiunge Dominella ”trecento miliardi di euro di fatturato globale del settore, 560 mila persone che lavorano nella moda e 330 mila aziende”
Tutto il mondo non solo i giapponesi potranno ammirare pezzi iconici di diciassette designer illustri, presentando una selezione esclusiva di opere e creazioni dei più prestigiosi marchi di moda italiani:
da Emilio Pucci e le sue geometrie colorate al romanticismo di Alberta Ferretti, dalla maglieria caleidoscopica di Missoni a silhouette sexy della donna Versace fino ad arrivare allì irriverente stile Moschino, mentre visionario è quello di Romeo Gigli. Non mancano proposte ecologiche; il mega abito Gattinoni realizzato con pezzi di stoffa di scarto, Etro con un completo in ecopelle ricamato a mano, Senza tempo è l’eleganza raffinata di Giorgio Armani e il mitico abito in rosso Valentino, copricapo in paglia omaggio di Marras alla Sardegna. E il capo unigender tutto ricamato di Mariotto. Ma saranno presenti capi di marchi italiani conosciutissimi nel mondo come Gucci, Prada, Fendi, Max Mara e Diesel.
In mostra anche la genialità di Ferragamo, premiato nel 1947 come il miglior stilista di scarpe al mondo, con il suo sandalo invisibile e la calzatura ‘a cono’.
Ogni creazione racconta una storia di artigianato, innovazione e passione, testimoniando l'influenza duratura dell'Italia nel mondo della moda globale,
Questo annuncio della prestigiosa mostra a cura di Stefano Dominella occasione anche per fare un pò il punto.
DOMANDA:
Tu conosci anche il mondo giapponese, hai già realizzato ‘Kimonomania’ una mostra in passato a Tokyo, questa' "L'Italia e' di moda" è al padiglione italiano di Expo 2025 ad Osaka. A proposito di influenza dell’Italia nella moda globale si può ancora parlare di stile italiano? (molti i marchi ormai sono di proprietà di multinazionali)
DOMINELLA;
Certo si può sempre parlare di stile italiano. L’acquisizione d un marchio riguarda la finanza e lo sviluppo internazionale della griffe. Lo stile è quello dei creativi Italiani che hanno una storia ben delineata.
E poi vediamo che la produzione dei marchi di lusso ‘made in italy’ è rimasta in Italia.
DOMANDA:
Con questa mostra si porta la moda italiana all’attenzione del mondo mentre Roma è teatro di mostre e sfilate di marchi italiani e internazionali. Roma verrà usata come palcoscenico o ci potrà essere una sua rinascita?
DOMINELLLA:
Per il momento e bene che Roma sia, almeno un set per eventi moda internazionali.
Sarà un potente spot a beneficio del turismo. Cosa resterà a Roma dopo questi eventi in fatto di moda? L assessore capitolino Alessandro Onorato si sta dando molto da fare ma penso che la città abbia bisogno di ripartire con un progetto nuovo al passo con i tempi che non sono più quelli di Alta Roma. I giovani potranno esserne i protagonisti di un nuovo corso, e non intendo i final work delle scuole, che è un bene che gli sia dato spazio e visibilità, Intendo le start up creative e le micro imprese di upcycling. A Roma e nel Lazio nell’ultimo anno si registra crescita zero di pmi o micro aziende!!!!! E’ questo comparto secondo me che potrebbe rinnovare l’interesse per la moda nella nostra città! E perche no contattare quelle maison straniere che come Elie Saab o Tony Ward, Ahmed Mahfouz o Maurizio Galante, Antonio Marras e Marco de Vincenzo e altri che vista la confusione d intenti di Alta Roma hanno scelto Parigi o Milano o Firenze per presentare le loro collezioni. Penso che molti giovani stilisti già affermati che disegnano collezioni di pret à porter di lusso, sarebbero lusingati di venir a Roma a promuovere una loro ‘ capsule collection ‘ d’alta moda. Una passerella in stile con la storia della moda a Roma ma vista in maniera moderna e contemporanea con un attenzione all’ecosostenibilità. Potrebbe essere a mio avviso un progetto per riattivare quei canali di comunicazione e social nazionali e internazionali che oramai da tempo disertano le manifestazioni romane! Torneranno invitati per questa estate D&G o per Dior o per l’apertura della Fondazione Giammetti Valentino. Ma dopo due o tre giorni torneranno a casa loro e Roma e la sua moda resterà.a sognare o a fare il verso al bel tempo che fu!
DOMANDA:
Tante le accademie di moda e design nella capitale. Che futuro vedi per i loro studenti? Questi tempi di crisi di fatturato e di creatività anche nel settore del lusso sono destinati a durare o no?
DOMINELLA
Ci sono sempre stati gli alti e bassi nella moda come riflessi dei cambiamenti della nostra società. Il lusso è sempre stato punto di ispirazione quindi anche le nuove generazioni ne subiscono il fascino. Acquistano prodotti doversi ma comunque di lusso come le scarpe New Balance o le felpe di Rohart e,quando non riescono ad acquistarle autentiche, ricorrono ai falsi griffati.
DOMANDA.
Tanti eccessi al Met Gala, a Cannes si è dettato il decalogo della decenza. Qual è il trend? Eccesso o ritorno all'equilibrio e la moda ecosostenibile può avere un ruolo per l'alto artigianato?
DOMINELLA;
Senz’ altro gli eccessi dettati dagli stylist in cerca di notorietà devono adeguarsi a nuovi dettami. Oramai gli influencer nella moda hanno subito una battuta di arresto quindi non c’è il megafono sui social. A Cannes ho rivisto belle donne e bei vestiti.
Certo che il futuro della moda è legato all’ ecosostenibilità e all’ etica del lavoro. Sono proprio i giovani i più attenti e giudiziosi. Sono loro a leggere le etichette degli abiti e piuttosto che alla ‘fast fashion’ sono attratti dal ‘second end’ e dall ‘upcycling,
Ci auguriamo dunque che arrivino in massa giovani da tutto il mondo, il nostro futuro, a vedere l’esposizione L’italia è di moda’, aperta al pubblico dal 25 al 31 maggio 2025 al Padiglione Italia dell’Expo 2025, salvo possibilità di proroga offrendo un'esperienza immersiva e coinvolgente, attraverso installazioni artistiche e interattive per scoprire i valori che rendono la moda italiana unica e senza tempo.