AL PREMIO MARGUTTA L’ARTE E LA MODA VANNO A BRACCETTO di Stefania Giacomini
2025
Moda e Arte, due mondi da sempre connessi che sono stati celebrati dal Premio Margutta
alla sua XXIV^ edizione.
“E’ l’unico evento importante che si fa in questa via - ha detto l’ideatore, il gallerista Giovanni Morabito – “e lo facciamo per valorizzarla sempre di più”. Tanto che il Presidente Onorario del Premio Margutta è stato il regista Gabriele Salvatores, figura di grande rilievo nel panorama cinematografico italiano.
Per l’occasione la celebre strada si è trasformata in una lunga passerella a cielo aperto dove si sono alternate sfilate e premiazioni.
La statuetta del Premio Margutta, simbolo di creatività e fecondità intellettuale, realizzata dall’artista Angela Pellicanò, è stata consegnata ad eccellenze delle arti e della moda: agli attori Marco Giallini, Beatrice Modica e Francesco Acquaroli per il cinema, al presidente della Rai Roberto Sergio per la sezione cultura e imprenditoria, a Renata Cristina Mazzantini, direttrice della GNAM per l’arte e a Federica Lucisano per la produzione cinematografica mentre per la sezione radiofonica a Fabio Arboit di Radio Capital, per la moda ad Ettore Bilotta e alla Sartoria Litrico. Nomi prestigiosi introdotti dalla presentatrice, autrice e fashion reporter Valeria Oppenheimer.
Una lunga passerella che ha visto per la sezione moda, curata da Luigi Galasso, sfilare creazioni d’alta moda di Ettore Bilotta, noto da sempre nel panorama della couture romana, internazionale e autore di uniformi per importanti compagnie aeree, Etihad Airways, Alitalia, Turkish Airlines e l’ultima Kuwait Airways.
“La mia visione –sostiene Bilotta - è quella di interpretare il sogno di ogni donna destinata ad essere ammirata, al centro del mondo, sospesa in una atmosfera onirica”. Concetto che ben si addice alla via dove ha vissuto Fellini maestro del cinema onirico. Ed ecco abiti da sogno indossati dalla giovanissima Lavinia, figlia di Luca Litrico, la cui sartoria da uomo ha fatto la storia della moda italiana e in finale lo splendido abito da sposa in organza decorato da raffinati ricami in filo di seta e materiali luminosi, omaggio all’eleganza dell’Haute Couture Femminile.
Insieme agli splendidi abiti da gran sera e la sposa Ettore Bilotta ecco una selezione di ‘Dinner jacket’, mantelle ricamate con antichi tessuti giapponesi e il tight da sposo della Sartoria Litrico, emblema dell’eleganza maschile italiana dal 1951, nota come la “Sartoria della Dolce Vita”: rappresenta la fusione tra arte sartoriale, diplomazia internazionale e stile italiano e il vero su misura romano.
“E’ un’eccellenza senza tempo,- dice con orgoglio Luca Litrico- celebrata per il prezioso riconoscimento conferito dal Ministero della Cultura: la Sartoria Litrico è stata ufficialmente riconosciuta come Maison storica di alto prestigio per l’Alta Moda Maschile italiana nel Mondo, nel 2008. Il suo archivio Storico è stato dichiarato: Bene Culturale di interesse storico nazionale particolarmente importante.”
Restando in tema di arte al premio Margutta non sono mancati momenti musicali sofisticati con la performance dell’artista Juanni Wang e con le note della concertista argentina di arpa “Safyra Sings”.
Una serata di bellezza dove tutte le arti hanno giocato il loro ruolo in grande armonia per la gioia dei presenti. Al prossimo anno.
Ph. Giancarlo Fiori