VILLA BORGHESE A ‘FORMA FASHION SHOW’ CON 5 ACCADEMIE DI MODA ROMANE di Stefania Giacomini
2025
Ancora una volta le accademie di moda e costume di nuovo alla ribalta nella capitale grazie a Roma Capitale e Regione Lazio a Villa Borghese.
“Dopo 20 anni di politica autodistruttiva sulla moda finalmente Roma città internazionale deve dare importanza del settore” dice Alessandro Onorato Assessore ai grandi eventi, sport, turismo e moda di Roma capitale “attraverso tre direttrici: la formazione con le prestigiose accademie che da anni hanno continuato nel loro lavoro; i grandi eventi (da Valentino a Pucci, da Dior a Dolce&Gabbana), che producono ricadute economiche e occupazionali; la produzione (dopo la formazione si può dare l’opportunità ai giovani di andare all’estero ma anche di restare nella propria città con distretti produttivi).
“Gli scenari che offre Roma sono unici come villa Borghese “aggiunge Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio e Assessore allo sviluppo economico, commercio, artigianato industria e internazionalizzazione “luogo, ricordato da Gabriele d’Annunzio, di eleganza raffinata e di recente dall’artista Achille Lauro. Dunque tradizione e innovazione e noi con Onorato vogliamo vincere la sfida di lanciare Roma come capitale dell’innovazione con le competenze delle accademie, dei giovani talenti,con la possibilità di creare start up e investimenti nel settore.
Con ‘Forma Fashion Show’ si è data l’opportunità a centinaia di ragazzi che da anni studiano moda a Roma, in istituti pubblici e accademie private, di esibirsi gratuitamente in luoghi iconici.
Accademia di Belle Arti di Roma. presenta una selezione di abiti provenienti da sedici collezioni, frutto dell’elaborazione creativa maturata nel corso dell’ultimo anno accademico. L’elemento distintivo del corso risiede nella continua contaminazione artistica e in un approccio profondamente multidisciplinare, e di sperimentazione.
Riflessione sulla contemporaneità e sulla necessità di ridefinire nuovi codici del vestire in modo da renderli più funzionali con i mutamenti che stanno avvenendo nelle dinamiche relazionali tra i sessi, nel mondo del lavoro, nell’ideale di bellezza e nella condivisione di ruoli e spazi è il leit motiv dell’Accademia Koefia. Sfilano abiti contemporanei in grado di rispondere alla nostra coscienza planetaria. Tanti intarsi e utilizzo di tessuti diversi, ricami in jeans su altro materiale e tridimensionali.
“YOUTHOPIA”: il titolo della collezione Accademia Italiana – una narrazione sul dialogo delle inquietudini e gli slanci delle nuove generazioni. Un progetto - con la curatela di Matteo Ward - che si interroga sul ruolo del design in un tempo di crisi e trasformazione, dando forma a nuovi immaginari . La creatività diventa linguaggio attivo, capace di proporre alternative e di ridefinire estetiche, identità e modi di abitare il mondo.
Gli studenti dell' Accademia del Lusso presentano una collezione inedita ispirata all'universo estetico di Romeo Gigli. (uno dei designer più significativi tra gli anni '80 e '90), Il progetto, intitolato Maledicta – L’Angelo Caduto, è frutto di un'approfondita ricerca. Il lavoro si propone di valorizzare i tratti distintivi dell’estetica di Gigli - forme avvolgenti, texture ricercate, dettagli poetici - le silhouette monastiche, i volumi drappeggiati e i colori simbolici – nero, rosso, perla.
MAM - Maiani Accademia Moda e “Bianchi Contaminati” la poposta nasce da una particolare collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica delle Filippine in Italia. L’organza di piña, una fibra ricavata dalle foglie dell’ananas, è il cuore dell’intera collezione: un tessuto prezioso, simbolo della tradizione filippina, lavorato a mano, ancora tessuto con metodi artigianali ed elevato a patrimonio Unesco. Un materiale unico, naturale e nobile,. Le diverse sfumature di bianco, dall’écru al panna, sono "contaminate" da scarti di banner pubblicitari intagliati, e trasformati con la raffinata tecnica giapponese del kirigami, in cappelli, accessori ed eleganti dettagli che reinventano farfalle, stelle, fiori.
Proposte a volte eccessive ma è frutto della creatività di stilisti in erba, a volte provocatorie ed anche questo ci si aspetta da giovani creativi a volte innovative e proprio qiuesto aspetto rende affascinanti le passerelle delle accademie.
Consistenze, impalpabili ed onirici. Una reinterpretazione poetica e consapevole della materia, che dialoga con la leggerezza della piña in una visione più contemporanea e responsabile della moda. Al Forma Fashion Show, un’anteprima di venti outfit tratti dalla collezione e dalla suggestione dei “Bianchi Contaminati”. ENSEMBLE ATELIER. Roma torna.