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LA FESTA DEL CINEMA DI ROMA INIZIA CON “LA VITA VA COSI” di Daniela d’Isa - GOOD IN ITALY

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LA FESTA DEL CINEMA DI ROMA INIZIA CON “LA VITA VA COSI” di Daniela d’Isa

2025
La Festa del Cinema di Roma numero 20 apre i battenti con l’ultimo film di Riccardo Milani “La vita va così” (non in concorso) e fa subito centro.
Perché andare a vederlo dal 23 ottobre in sala? Perché racconta la storia vera di Ovidio Marras. Perché fa riflettere sulla dignità e l’orgoglio di Efisio (Ovidio), un vecchio pastore sardo (interpretato da un vero pastore di Oristano ottantaquattrenne con la IV elementare, Giuseppe Ignazio Loi) che si ostina a difendere la sua casa e il suo territorio sfidando un grande immobiliarista di Milano (Diego Abatantuono in un ruolo “in cui non fa battute ma riflette”) che nel suo paradiso del sud della Sardegna vuol fare un resort a cinque stelle. Merita vederlo perché è una commedia civile ben scritta (dallo stesso Milani con Michele Astori) e “la commedia- come ha detto Abatantuono nel corso della conferenza stampa di presentazione- è la forza del cinema italiano: Scola, Monicelli, Risi e così via”. Merita perché la spiaggia di Tuerredda dove il pastore porta le sue vacche è una delle più belle del mondo. E poi c’è la figlia Francesca (Virginia Raffaele che da romana parla un sardo perfetto) divisa tra l’attaccamento alle tradizioni e al padre e la comunità del paese (Teulada), che vede nella costruzione del resort possibilità di lavoro e quindi l’uscita dalla miseria e dall’obbligo dell’emigrare per vivere. “Lavorare con Milani dopo “Un mondo a parte”, dove mi ero immersa, col ‘metodo Milani’, nella comunità di un paesino abruzzese, sono tornata a vivere una grande esperienza umana con la comunità di un paese sardo, che ugualmente mi ha presa e anche avere a che fare con persone vere, non attori, mi ha fatto crescere”. Altro bel personaggio è quello del capocantiere Mariano, interpretato da Aldo Baglio, conosciuto per essere da molti anni nel trio comico con Giovanni e Giacomo. Bene, anche con lui Milani riesce a trasformare un attore comico in un ottimo attore di commedia impegnata. Un cameo la partecipazione di Geppi Cucciari, che è l’integerrima giudice che deve dire la sua sulla causa che il vecchio Efisio ha intentato contro la multinazionale che ha riempito di cemento i terreni intorno alla sua casa. La storia di quel pastore non è ancora finita. Marras, che rifiutò più di 10 milioni di euro, non c’è più, ma “La vita va così”, ce lo rende un eroe per sempre. Così fanno i film.

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