KRONOS / KAIROS - Il tempo che matura, il tempo che divora di Loredana Gelli
2025
KRONOS / KAIROS - Il tempo che matura, il tempo che divora
Al Museo Civico di Marino, in mostra le suggestioni del tempo con un finissage immersivo nelle vibrazioni sonore.
di Loredana Gelli

Museo Civico U. Mastroianni - Piazza Matteotti, 13 Marino (RM)
Fino a domenica 11 gennaio 2026 è possibile ammirare le opere di diciotto artisti che s’interrogano sulle sfumature del tempo mettendo in scena il rapporto tra Kairos e Kronos, due concezioni radicate nella cultura e nella filosofia antica. La manifestazione artistica è allestita nel Museo Civico “Umberto Mastroianni” di Marino, una ex chiesa medievale dedicata a Santa Lucia, che si conferma sede privilegiata per le grandi mostre di arte contemporanea e per gli eventi di alto valore culturale.
L’esposizione è inserita nel programma del Comune di Marino “Magia delle Feste” e organizzato dall’Accademia Castrimeniense con il contributo del Direttore del Museo dott. Alessandro Bedetti e del dott. Franco Campegiani che ha curato la presentazione critica.

Tutti gli artisti in mostra con il sindaco di Marino Stefano Cecchi, l’assessore alla Cultura Pamela Muccini, la presidente dell’Accademia Castrimeniense Marina Funghi, lo scultore Paolo Marazzi e Franco Campegiani.
E’ un concetto complesso di grande attualità,” spiega lo scrittore e critico d’arte Franco Campegiani. “Due sono le visioni fondamentali: una che vive il tempo come transitorietà, come lento e inesorabile andare verso il declino; l’altra come una sorta di carpe diem, non necessariamente inteso in senso edonistico, ma in qualsiasi senso che sappia resistere alla fugacità e provvisorietà della vita. Da un lato il fermo immagine, la capacità di vivere il tempo (Kairos), dall’altro il lasciarsi vivere, l’impotenza di fronte all’ineluttabile fuga (Kronos)”.

Lo scrittore e critico d’arte Franco Campegiani. Alle sue spalle le opere di Vito Lolli
Ogni artista ha declinato il tema con personale sensibilità. Federico Gelli nelle due opere a colata acrilica, connette il “bambino interiore”, alba della vita, al suo divenire e permutare nella dimensione adulta cogliendo così tanto il Kairos, il momento propizio della crescita, quanto il Kronos ovvero il passare del tempo.

Federico Gelli e le sue opere “Introspezione” a sinistra e “Radicamento” a destra in colata acrilica su tela 70x140
Marina Funghi pone l’accento sul tempo come elemento che affligge e allieta la vita, che fagocita le energie e, al contempo, crea connessioni con l’Universo a cui l’uomo anela modulando il suo agire. Qui il Kairos e il Kronos lottano e si abbracciano.

Marina Funghi, le sue opere “Il tuo sorriso è
un passaporto per viaggiare dentro la vita” a sinistra ed “Energie” a destra sono
in grafite, carboncino e acrilico su tela 70x100

Stefano Piali, scultore e pittore. “Esodo” è il titolo sia dell’opera pittorica, acrilico e olio su tavola 180x120 (Dittico dal ciclo delle tavole graffiate) sia della scultura in terracotta patinata, ferro e rame, unico esemplare
E,
ancora, Fiorella Saura nella sua “La Porta Chiusa”, stanze che
s’intrecciano l’una con l’altra, sembra rappresentare graficamente il fluire delle
infinite sfaccettature e dimensioni del tempo.

“La porta chiusa” olio e acrilico su tela, 100x80 di Fiorella Saura
Conclude
il critico Franco Campegiani: “Nella palude del Postmoderno, stiamo di nuovo
sprofondando nell’aridità e nel manierismo e lo stesso mito futurista che
prometteva il rinnovamento dell’uomo in simbiosi con la macchina, con la
velocità e con l’azione, si sta trasformando in un processo disumanizzante di
robotizzazione dell’uomo”.

“Cambiare il mondo partendo da sé”, olio su tela 120x95 di Mario Roncaccia
Accogliendo
questa acuta riflessione, facciamo nostro l’interrogativo che lo stesso Campegiani
pone: l’inesorabile velocità del tempo (Kronos) che prepotentemente travolge
ogni cosa soppianterà irrimediabilmente la qualità del tempo (Kairos), il qui e
ora che ci conduce gentilmente a sperare e ad assaporare le mille opportunità
della vita?
Al
quesito sa rispondere il valore del tempo dell’arte, come sottolineato dal sindaco
Stefano Cecchi, “è tempo che semina, che lascia traccia, che educa
alla bellezza e alla riflessione”.

“Non esiste solo un tempo” scrive nel catalogo l’assessore alla Cultura Pamela Muccini “ma infiniti a seconda della dimensione, emotiva-psicologica o fisica, che si intende esplorare. Mi piace sottolineare che l’opera d’arte, nelle sue diverse manifestazioni, cristallizza kairos – il momento “giusto e opportuno” rendendolo Eterno, mentre Kronos - il Tempo continua a scorrere inesorabilmente divorando tutto”.
In linea con il tema e decisamente orientato al Kairos è il finissage della mostra.

Domenica 11 gennaio dalle ore 17:00 alle ore 19:00, si svolgerà un evento unico: il Concerto Consapevole per la prima volta in questo straordinario luogo dal fascino senza tempo. Proprio qui, tra i reperti archeologici, gli affreschi e l’architettura gotica, la contemplazione artistica è arricchita dalle vibrazioni sonore profonde e avvolgenti risuonanti dal gong e dalle campane tibetane, valorizzate dal riverbero naturale e unico dell’edificio museale.

Il Concerto Consapevole è un progetto ideato e realizzato da uno degli artisti espositori, Federico Gelli, laurea in Pianoforte Jazz presso il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone e specializzazione in Produzione musicale per cinema e videogames ma anche facilitatore di mindfulness e Gong Master.
L’evento conclude idealmente il dialogo su “Il tempo che matura e il tempo che divora” e ci invita a rallentare e immergersi in una esperienza meditativa e sonora molto coinvolgente. Il format prevede tre fasi: nella prima i presenti sono guidati allo stato di ascolto e presenza, nella seconda all’accoglimento delle vibrazioni che sciolgono le tensioni fisiche ed emotive e, infine, al momento conclusivo, quello più consapevole e intenso. Per apprezzare al massimo questa “pratica viva” che non coinvolge solo l’udito ma si percepisce in tutto il corpo, ai partecipanti è consigliato portare un tappetino, la coperta e un cuscino. Per motivi organizzativi la prenotazione è obbligatoria, il numero da contattare è 3335631701.
Per ulteriori informazioni: Museo Civico “Umberto Mastroianni”, Largo Jacopa de' Settesoli, Marino (RM) museocivico@comune.marino.rm.it - Tel 069385681.