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DOLOMITI DI FASSA SOGNO AD ALTA QUOTA
Date: 15/09/2017
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DOLOMITI DI FASSA SOGNO AD ALTA QUOTA di Loredana Gelli
Le Dolomiti di Fassa hanno una lunga e affascinante storia geologica.
Dai Monzoni al Buffaure, dalla Val San Nicolò al Padon, sono molte le parti composte da rocce vulcaniche di colore scuro, che contrastano visivamente con quelle formate dalla dolomia o dal calcare (Latemar, Catinaccio, Costabella, Marmolada). I sedimenti di antica dolomia sono ancora presenti alla sommità del Sass Pordoi. Le grandi eruzioni vulcaniche della regione dolomitica avvennero nel periodo Ladinico (iniziato circa 235 milioni di anni fa) in un ambiente di caldo mare tropicale con arcipelaghi e isole. Quelle sottomarine fecero fuoriuscire
lava e lapilli (le famose lave a cuscino) tondeggianti che in seguito originarono, nella zona di Predazzo e dei Monzoni, due enormi vulcani, i maggiori d’Europa, che a causa del grande peso collassarono dando vita alla monzonite, una roccia granitica. La Val di Fassa è ricca di minerali che esperti e collezionisti ricercano come un tempo facevano i cercatori d’oro, con la stessa determinazione ma con diverso spirito orientato allo studio e al rispetto del territorio. Il vero oro della Val di Fassa è la sua tipicità territoriale, sono le valli ricche di piccoli arbusti fioriti che riescono a resistere al freddo e alle intemperie e che d’estate la rendono un paradiso colorato unico. Un patrimonio naturale che influenza anche la produzione dei vini a valle e che rende irripetibile ogni esperienza sensoriale di chi visita questo gioiello del Trentino.